Come avvicinarsi a chi è malato ?
Come avvicinarsi a chi è malato ?
Ciao Ragazzi e Ragazze,
oggi primo giorno di volontariato all’Humanitas di Rozzano
Positiva notizia anzitutto. Ho appreso con piacere che all'interno dell’ospedale è stato aperto un punto AIMAC per il pubblico
Per quanto riguarda il volontariato ho scelto , come presenza , il Cancer Center anche se poi deciderà la Fondazione , in relazione alle esigenze dei singoli reparti. Dovrebbero però esaudire le preferenze espresse dai singoli volontari
Non sarà una presenza facile perché il rapporto diretto con la sofferenza sarà diretto e costante. Certo, ho avuto esperienze con mio padre, i miei due amici Roberto e Fausto e ho tuttora l’esperienza diretta con mia moglie ma il tipo di rapporto con i malati dei singoli reparti, sarà completamente diverso.
Diverso è relazionarti con dei familiari e con degli amici con i quali ho avuto esperienze comuni , e diverso è relazionarsi con persone che non ho mai visto, cercando di creare un discorso/azione di aiuto e di sostegno,
Lo so, ogni persona ha il suo carattere e quindi non tutti reagiscono nello stesso modo.
Da parte di alcuni potrebbe esserci disponibilità mentre da altri potrebbe esserci un decisivo rifiuto
Naturalmente poi, i referenti dell'ospedale ci daranno dei suggerimenti, delle indicazioni su come relazionarci.
Ma chi meglio di coloro che vivono direttamente sulla propria pelle la malattia, possono dare delle utili indicazioni su come potrebbero accettare una proposta di aiuto e di sostegno ?
Chiedo dei suggerimenti delle indicazioni su come non diventare un intruso scomodo oppure come un ficcanaso da “mandare a quel paese”.
Vorrei essere utile
Grazie
Franco
oggi primo giorno di volontariato all’Humanitas di Rozzano
Positiva notizia anzitutto. Ho appreso con piacere che all'interno dell’ospedale è stato aperto un punto AIMAC per il pubblico
Per quanto riguarda il volontariato ho scelto , come presenza , il Cancer Center anche se poi deciderà la Fondazione , in relazione alle esigenze dei singoli reparti. Dovrebbero però esaudire le preferenze espresse dai singoli volontari
Non sarà una presenza facile perché il rapporto diretto con la sofferenza sarà diretto e costante. Certo, ho avuto esperienze con mio padre, i miei due amici Roberto e Fausto e ho tuttora l’esperienza diretta con mia moglie ma il tipo di rapporto con i malati dei singoli reparti, sarà completamente diverso.
Diverso è relazionarti con dei familiari e con degli amici con i quali ho avuto esperienze comuni , e diverso è relazionarsi con persone che non ho mai visto, cercando di creare un discorso/azione di aiuto e di sostegno,
Lo so, ogni persona ha il suo carattere e quindi non tutti reagiscono nello stesso modo.
Da parte di alcuni potrebbe esserci disponibilità mentre da altri potrebbe esserci un decisivo rifiuto
Naturalmente poi, i referenti dell'ospedale ci daranno dei suggerimenti, delle indicazioni su come relazionarci.
Ma chi meglio di coloro che vivono direttamente sulla propria pelle la malattia, possono dare delle utili indicazioni su come potrebbero accettare una proposta di aiuto e di sostegno ?
Chiedo dei suggerimenti delle indicazioni su come non diventare un intruso scomodo oppure come un ficcanaso da “mandare a quel paese”.
Vorrei essere utile
Grazie
Franco
Ultima modifica di Franco953 il lun 16 mag 2016, 21:55, modificato 2 volte in totale.
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Re: Come avvicinarsi a chi è malato ?
Bravo Franco!!! Complimenti per l'impegno. Ti ammiro molto. Non ho capito come avvicinerete malati e parenti. Se sarete presenti in un punto specifico su richiesta oppure sarete voi stessi a proporvi. In ogni caso una voce amica in quei momenti fa sempre piacere. Se posso contribuire con un consiglio vorrei dirti che il momento più brutto è sempre quello della diagnosi. E' come ricevere un cazzotto in faccia. Ti lascia stordito, disorientato, incredulo. Ti crolla il mondo addosso e, molte volte, il modo con cui te lo dicono è freddo... privo di tatto. Ecco.. in quei momenti un viso amico che ti spiega con calma le varie opportunità (senza sostituirsi ovviamente ai medici) con parole semplici... riportando esperienze personali magari positive può aiutare molto e dare un pizzico di fiducia, Ovviamente poi anche la fase terminale della malattia è terribile. In quel caso le parole di un credente possono rasserenare un pochino gli animi bui, devastati dal dolore.
Un abbraccio sincero.
Un abbraccio sincero.
Re: Come avvicinarsi a chi è malato ?
Grazie Davide
i volontari verranno assegnati ai singoli reparti e saranno gli stessi a proporsi ai malati e ai familiari entrando nelle singole stanze.
Per la prima settimana i nuovi volontari verranno affiancati dai "veterani" che solitamente hanno esperienza di svariati anni.
Ognuno tuttavia, a mio avviso, dovrà trovare un metodo personale di approccio con il duplice obiettivo di non essere di "intralcio" al personale medico e paramedico e di essere utile ai malati e ai familiari.
Un approccio che , naturalmente, deve essere rispettoso delle esigenze altrui evitando di diventare un elemento di "disturbo"
Un abbraccio
Franco
i volontari verranno assegnati ai singoli reparti e saranno gli stessi a proporsi ai malati e ai familiari entrando nelle singole stanze.
Per la prima settimana i nuovi volontari verranno affiancati dai "veterani" che solitamente hanno esperienza di svariati anni.
Ognuno tuttavia, a mio avviso, dovrà trovare un metodo personale di approccio con il duplice obiettivo di non essere di "intralcio" al personale medico e paramedico e di essere utile ai malati e ai familiari.
Un approccio che , naturalmente, deve essere rispettoso delle esigenze altrui evitando di diventare un elemento di "disturbo"
Un abbraccio
Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Re: Come avvicinarsi a chi è malato ?
Ciao Franco,
il punto AIMAC in humanitas, da che mi ricordi, è aperto già da svariati mesi, pensa che ogni volta che passavo davanti ai loro uffici per andare al bar mi chiedevo "chissà se Franco è uno di queste persone dietro al pc"
ho visto volontari che aiutavano i pazienti nel consegnare loro numeri all'accettazione oppure volontari che aiutavano le persone a mangiare o tenevano compagnia nel caso di persone sottoposte a chemio nelle camere da due letti.
il problema è chi ti trovi davanti! mia mamma ad esempio attaccava bottone anche con i muri e quindi bastava una parola per iniziare un discorso infinito a raccontare agli altri malati di tutte le sue svariate malattie
mia mamma in humanitas ha apprezzato molto il calore delle ragazze che stanno nello stanzone della chemio, la disponibilità delle ragazze all'accettazione e la dolcezza delle due ragazze del PICC (come le chiamava lei).
il mio consiglio che ti do è questo : cerca di essere sorridente e mostra ai malati sicurezza e soprattutto infondi loro il coraggio per affrontare la malattia e i trattamenti pesanti come la chemio.
ti faccio i complimenti per questa nobile scelta
il punto AIMAC in humanitas, da che mi ricordi, è aperto già da svariati mesi, pensa che ogni volta che passavo davanti ai loro uffici per andare al bar mi chiedevo "chissà se Franco è uno di queste persone dietro al pc"
ho visto volontari che aiutavano i pazienti nel consegnare loro numeri all'accettazione oppure volontari che aiutavano le persone a mangiare o tenevano compagnia nel caso di persone sottoposte a chemio nelle camere da due letti.
il problema è chi ti trovi davanti! mia mamma ad esempio attaccava bottone anche con i muri e quindi bastava una parola per iniziare un discorso infinito a raccontare agli altri malati di tutte le sue svariate malattie
mia mamma in humanitas ha apprezzato molto il calore delle ragazze che stanno nello stanzone della chemio, la disponibilità delle ragazze all'accettazione e la dolcezza delle due ragazze del PICC (come le chiamava lei).
il mio consiglio che ti do è questo : cerca di essere sorridente e mostra ai malati sicurezza e soprattutto infondi loro il coraggio per affrontare la malattia e i trattamenti pesanti come la chemio.
ti faccio i complimenti per questa nobile scelta
Re: Come avvicinarsi a chi è malato ?
08xela
grazie dei tuoi consigli.
Spero di riuscirci . Ci metterò tutto l'impegno possibile
Per il Cancer Center dovrò effettuare un corso specifico di approfondimento
Un abbraccio
Franco
grazie dei tuoi consigli.
Spero di riuscirci . Ci metterò tutto l'impegno possibile
Per il Cancer Center dovrò effettuare un corso specifico di approfondimento
Un abbraccio
Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
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