Si può sorridere anche durante la Chemioterapia
Inviato: mer 15 giu 2016, 7:07
Ciao a tutti. Sono una nuova iscritta e ringrazio il forum di avermi accolta.
Mi chiamo Daniela e anche io, nel 2014, ho subito un carcinoma ovarico, II Stadio,
con asportazione di utero e ovaie a soli 42. I medici mi dissero in età precoce.
Solitamente dopo la menopausa compare, se deve comparire, come è accaduto a mia madre, a 65 anni.
Durante la mia chemio adiuvante lottava anche mio padre contro un linfoma di Burkitt. Purtroppo lui
non è riuscito a sopravvivere. La chemio, ad una certa età non ha molti effetti anche perché il dosaggio
non può essere somministrato troppo alto, come invece può essere nei bambini... in quanto giovanissimi e più forti.
Inoltre la sofferenza a causa delle amicizie. Quelle che pensavi fossero amicizie ed invece ti abbandonano o ti
fanno sentire male a causa di un linguaggio e di un comportamento non proprio piacevole.
Un esempio? Su facebook postavo una foto che ritraeva orgogliosa la mia non chioma, durante la chemio, come
gesto di condivisione, per sentirmi meno sola e, tra tante frasi di solidarietà, arriva la frase "Mamma mia quanto la
fai lunga per quattro peli che hai perso". Non si può dire una cosa del genere ad una donna in chemio.
Rispetto il punto di vista di tutti ma bisognerebbe riflettere prima di dire o anche pensare certe cose.
Alla fine sapete che ho fatto? Ho imparato a fregarmene e a svagarmi il più possibile ma soprattutto a pensare
ancora di più agli altri, al volontariato. Ho iniziato a scrivere, è nato un libro e ora ne sto concludendo un altro,
ho imparato a manifestare più nettamente la mia passione per
la fotografia, per il canto, per i video. La rete aiuta tantissimo, un'oasi, se usata bene, di spensieratezza e di condivisione.
Sono passati due anni e ora sono sotto controllo; ieri ho appena affrontato un test di genetica di cui vi parlerò in un
altro topic con un video che vorrei condividere dove chiederei la vostra opinione.
Una cosa che mi fa veramente bene, in primis per me, sono i miei shooting fotografici
che organizzo a Genova, gratuiti... dedicati alle donne come me ma anche agli uomini... trucchiamo e scatto foto
alle donne perché? Per un momento di spensieratezza, per un sorriso, per vicinanza nel dramma. Scatto foto a tutti:
amici, parenti, donne in chemio perché non vorrei mai puntare il dito su nessuno.
Così ho imparato a non rimuginare anzi, nel dramma, a divertirmi. Non è facile, ma si può provare!
I medici devono salvarci, noi abbiamo il compito di divertirci e di giocare: tutto questo l'ho imparato da un
bambino di 4 anni che stava affrontando una chemioterapia. Giocava, era triste solo durante il dolore ma dopo per lui esisteva solo il gioco!
Non rimuginava, come spesso noi adulti tendiamo a fare!
Mi chiamo Daniela e anche io, nel 2014, ho subito un carcinoma ovarico, II Stadio,
con asportazione di utero e ovaie a soli 42. I medici mi dissero in età precoce.
Solitamente dopo la menopausa compare, se deve comparire, come è accaduto a mia madre, a 65 anni.
Durante la mia chemio adiuvante lottava anche mio padre contro un linfoma di Burkitt. Purtroppo lui
non è riuscito a sopravvivere. La chemio, ad una certa età non ha molti effetti anche perché il dosaggio
non può essere somministrato troppo alto, come invece può essere nei bambini... in quanto giovanissimi e più forti.
Inoltre la sofferenza a causa delle amicizie. Quelle che pensavi fossero amicizie ed invece ti abbandonano o ti
fanno sentire male a causa di un linguaggio e di un comportamento non proprio piacevole.
Un esempio? Su facebook postavo una foto che ritraeva orgogliosa la mia non chioma, durante la chemio, come
gesto di condivisione, per sentirmi meno sola e, tra tante frasi di solidarietà, arriva la frase "Mamma mia quanto la
fai lunga per quattro peli che hai perso". Non si può dire una cosa del genere ad una donna in chemio.
Rispetto il punto di vista di tutti ma bisognerebbe riflettere prima di dire o anche pensare certe cose.
Alla fine sapete che ho fatto? Ho imparato a fregarmene e a svagarmi il più possibile ma soprattutto a pensare
ancora di più agli altri, al volontariato. Ho iniziato a scrivere, è nato un libro e ora ne sto concludendo un altro,
ho imparato a manifestare più nettamente la mia passione per
la fotografia, per il canto, per i video. La rete aiuta tantissimo, un'oasi, se usata bene, di spensieratezza e di condivisione.
Sono passati due anni e ora sono sotto controllo; ieri ho appena affrontato un test di genetica di cui vi parlerò in un
altro topic con un video che vorrei condividere dove chiederei la vostra opinione.
Una cosa che mi fa veramente bene, in primis per me, sono i miei shooting fotografici
che organizzo a Genova, gratuiti... dedicati alle donne come me ma anche agli uomini... trucchiamo e scatto foto
alle donne perché? Per un momento di spensieratezza, per un sorriso, per vicinanza nel dramma. Scatto foto a tutti:
amici, parenti, donne in chemio perché non vorrei mai puntare il dito su nessuno.
Così ho imparato a non rimuginare anzi, nel dramma, a divertirmi. Non è facile, ma si può provare!
I medici devono salvarci, noi abbiamo il compito di divertirci e di giocare: tutto questo l'ho imparato da un
bambino di 4 anni che stava affrontando una chemioterapia. Giocava, era triste solo durante il dolore ma dopo per lui esisteva solo il gioco!
Non rimuginava, come spesso noi adulti tendiamo a fare!