La mia mamma Roberta
Inviato: mer 10 ago 2016, 10:02
Ciao a tutti,
scrivo qui, perché non riesco a parlare con nessuno di quello che è successo e di quello che mi porto dentro. So che ognuno di voi ha una storia difficile, sia alle spalle sia davanti a sé, e so che i nostri cuori sono vicini.
Ho perso la mia mamma di 52 anni lo scorso 4 giugno. Si era ammalata sei anni fa, un tumore al seno che è sempre stato trattato con chemioterapia e radioterapia. Purtroppo, la malattia si è sempre ripresentata, con intervalli di nemmeno un anno. A settembre 2015, la Pet rileva una netta recidiva e la mamma comincia a gonfiarsi sul collo e sul braccio e i medici ci dicono che la malattia si è diffusa ai linfonodi. Continuiamo le cure: pastiglie, chemioterapia, supporto psicologico e tutto quello che la possa aiutare. Ma ad aprile 2016 siamo costretti a farla ricoverare: non riesce più a stare in piedi da sola, non riesce a respirare e sono comparsi gonfiori su tutto il petto e la schiena, per non parlare del collo. La sera stessa del ricovero ci dicono di stare pronti, perché probabilmente la mamma non sarebbe nemmeno arrivata alla mattina successiva. E invece riesce a lottare per altri 47 giorni, la maggior parte dei quali passati dentro all'Hospice.
Io volevo dire di cercare di non arrendersi mai, nemmeno nei momenti peggiori. C'erano volte in cui mi piantavo le unghie nei palmi delle mani per non scoppiare a piangere di fronte a tanta disperazione. Quelli sono i momenti in cui i nostri cari hanno maggiormente bisogno di noi e dobbiamo prenderci cura di ogni loro necessità, farli mangiare, pulirli, accompagnarli fuori con la sedia a rotelle. Ridere, scherzare, come se il mondo non stesse davvero precipitando. Vedere la mia mamma consumarsi come una candela accesa è stata l'esperienza più dura che abbia mai vissuto, ma sono grata per ogni minuto in più che ho potuto passare con lei.
Adesso è rimasto il vuoto. Ho scoperto di aspettare un bambino un mese dopo la sua morte e questo mi fa sentire ancora di più la sua mancanza. La maggior parte delle persone non capisce quello che stiamo vivendo e il mio unico conforto rimane qui, su questo forum.
Stringo in un forte abbraccio tutti voi, bisogna sopravvivere, soprattutto per i nostri cari che ci hanno amato così tanto.
scrivo qui, perché non riesco a parlare con nessuno di quello che è successo e di quello che mi porto dentro. So che ognuno di voi ha una storia difficile, sia alle spalle sia davanti a sé, e so che i nostri cuori sono vicini.
Ho perso la mia mamma di 52 anni lo scorso 4 giugno. Si era ammalata sei anni fa, un tumore al seno che è sempre stato trattato con chemioterapia e radioterapia. Purtroppo, la malattia si è sempre ripresentata, con intervalli di nemmeno un anno. A settembre 2015, la Pet rileva una netta recidiva e la mamma comincia a gonfiarsi sul collo e sul braccio e i medici ci dicono che la malattia si è diffusa ai linfonodi. Continuiamo le cure: pastiglie, chemioterapia, supporto psicologico e tutto quello che la possa aiutare. Ma ad aprile 2016 siamo costretti a farla ricoverare: non riesce più a stare in piedi da sola, non riesce a respirare e sono comparsi gonfiori su tutto il petto e la schiena, per non parlare del collo. La sera stessa del ricovero ci dicono di stare pronti, perché probabilmente la mamma non sarebbe nemmeno arrivata alla mattina successiva. E invece riesce a lottare per altri 47 giorni, la maggior parte dei quali passati dentro all'Hospice.
Io volevo dire di cercare di non arrendersi mai, nemmeno nei momenti peggiori. C'erano volte in cui mi piantavo le unghie nei palmi delle mani per non scoppiare a piangere di fronte a tanta disperazione. Quelli sono i momenti in cui i nostri cari hanno maggiormente bisogno di noi e dobbiamo prenderci cura di ogni loro necessità, farli mangiare, pulirli, accompagnarli fuori con la sedia a rotelle. Ridere, scherzare, come se il mondo non stesse davvero precipitando. Vedere la mia mamma consumarsi come una candela accesa è stata l'esperienza più dura che abbia mai vissuto, ma sono grata per ogni minuto in più che ho potuto passare con lei.
Adesso è rimasto il vuoto. Ho scoperto di aspettare un bambino un mese dopo la sua morte e questo mi fa sentire ancora di più la sua mancanza. La maggior parte delle persone non capisce quello che stiamo vivendo e il mio unico conforto rimane qui, su questo forum.
Stringo in un forte abbraccio tutti voi, bisogna sopravvivere, soprattutto per i nostri cari che ci hanno amato così tanto.