Denis ci ha lasciate...
neanche un anno fa ...fine novembre il mio bellissimo compagno scoprì di avere un carcinoma infiltrante alla lingua....io allora ero incinta di 5 mesi....ci siamo rimboccati le maniche e insieme abbiamo lottato...30 cicli di radio non gli hanno permesso di parlare, nè di mangiare, ne di respirare, mangiava tramite peg, respirava con la tracheotomia....non abbiamo mai perso la speranza....giuro che solo ora non so come possa aver sopportato tanto dolore.....il 4 ottobre ci ha lasciate per sempre..me e la nostra principessa di soli 7 mesi....mai dimenticherò la sua sofferenza....la sua forza...è stata un'agonia per lui e per me e sua mamma che impotenti abbiamo lottato con lui....non riesco ad aggiungere altro...solo che la vita è ingiusta...non credo più ..ma voglio illudermi che un giorno lo rivedrò...e staremo insieme per l'eternità come ci eravamo promessi...vivrò per la nostra bimba...la amava..ci amava più della sua vita....
Ps...nella foto siamo noi...ma sono foto scattate in momenti diversi...la malattia non ci ha permesso neanche di fare una sola foto noi tre insieme...lui quando è nata la bimba stava talmente male...che fotografarlo sarebbe stato lasciare un'immagine di lui sofferente....un'immagine che ho fissa in mente..ma che vorrei cancellare...
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Ti abbraccio fortissimo Mariasole; ho cercato un tuo post ma quando non ti ho piu' letto...............
Ce la farai, ce la farai anche per lui e sopratutto per la vostra splendida bimba;
ricorda il meglio di lui , e guarda avanti la vita tornerà a sorriderti attraverso gli occhi della tua bimba. Ti stringo forte forte, e spero che ti arrivi quello che sento ora.
Ce la farai, ce la farai anche per lui e sopratutto per la vostra splendida bimba;
ricorda il meglio di lui , e guarda avanti la vita tornerà a sorriderti attraverso gli occhi della tua bimba. Ti stringo forte forte, e spero che ti arrivi quello che sento ora.
Mariasole capisco il tuo dolore, ci sono dentro dall'11/11/11 quando LUI mi ha lasciata. Anche a me tornano in mente come ricordi solo quelli del dolore e umiliazione fisica che Lui ha provato in questi undici mesi di malattia, ma sono appunto questi che mi danno sollievo nel pensare che ora per Lui c'è solo felicità. Io conto i giorni e penso "un giorno in meno lontana da Lui" e prego Dio di far correre veloce veloce il tempo per poterlo rivedere. Io sono più fortunata perchè, nonostante la sua giovane età (45 anni), i nostri figli sono già quasi uomini e hanno potuto vivere il loro papà fino alla fine. E' dura non avere più il proprio compagno per condividere la quotidianità. Fa male non poterlo più abbracciare, baciare e coccolare, ma ripensando a una sua ultima frase "in queste condizioni capisco come è bella la vita anche nelle piccole cose" e allora dico VIVIAMO A PIENO QUESTA VITA ANCHE PER LORO.
Esco e cammino, cammino anche per Lui che negli ultimi tempi era costretto a letto e mi chiedeva di uscire, respiro l'aria fresca e dico:"questa è per te", sento un raggio di sole riscaldarmi la guancia e penso che sia Lui che mi accarezza il volto, è difficile ma ognuno di noi deve trovare il modo di sentire che l'altro ancora c'è. Mariasole un giorno li ritroveremo, per loro saranno passati solo istanti per noi un'eternità ..... ma poi tutto sarà come prima e saremo nuovamente felici.
Esco e cammino, cammino anche per Lui che negli ultimi tempi era costretto a letto e mi chiedeva di uscire, respiro l'aria fresca e dico:"questa è per te", sento un raggio di sole riscaldarmi la guancia e penso che sia Lui che mi accarezza il volto, è difficile ma ognuno di noi deve trovare il modo di sentire che l'altro ancora c'è. Mariasole un giorno li ritroveremo, per loro saranno passati solo istanti per noi un'eternità ..... ma poi tutto sarà come prima e saremo nuovamente felici.
Mariasole cara, ti porgo un caro abbraccio.
Durante il periodo di chemioterapia ho conosciuto alcuni compagni di "esperienza cancro". La sera in reparto oncologico, parlavamo, parlavamo a lungo, con spontaneità, quella spontaneità che ci rende vicini, .......poi alcuni venivano a mancare,..ho pianto per loro, ognuno di loro ha un "posticino"nel mio cuore. Li penso spesso.
Ti regalo il pensiero tratto da un libro che ho letto per la prima volta nel 2006 in chemio:
"Gli eventi dolorosi sono passaggi inevitabili di ogni esistenza. La scomparsa di una persona cara provoca il sentimento della mancanza, del limite, della finitezza; con essa l'uomo(la donna) conosce l'angoscia e il rimpianto. Tuttavia dopo qualunque perdita, anche la più sconvolgente, si ha il dovere di continuare a vivere, non a sopravvivere, proprio perchè la scomparsa di una persona cara consegna alla nostra psiche un grande valore da custodire e da far fruttificare.
Può anche essere lo stimolo per migliorarsi, per dare maggiore significato al proprio "turno di vita", per sapere condividere il dolore degli altri, attuando ciò che, a volte, la superficialità ha impedito di fare. L'elaborazione del lutto è un vero e proprio lavoro che porta lentamente a trasformare una sofferenza in un mattone con cui costruire la propria maturità psicologica. Con affetto, Giuseppe.
Durante il periodo di chemioterapia ho conosciuto alcuni compagni di "esperienza cancro". La sera in reparto oncologico, parlavamo, parlavamo a lungo, con spontaneità, quella spontaneità che ci rende vicini, .......poi alcuni venivano a mancare,..ho pianto per loro, ognuno di loro ha un "posticino"nel mio cuore. Li penso spesso.
Ti regalo il pensiero tratto da un libro che ho letto per la prima volta nel 2006 in chemio:
"Gli eventi dolorosi sono passaggi inevitabili di ogni esistenza. La scomparsa di una persona cara provoca il sentimento della mancanza, del limite, della finitezza; con essa l'uomo(la donna) conosce l'angoscia e il rimpianto. Tuttavia dopo qualunque perdita, anche la più sconvolgente, si ha il dovere di continuare a vivere, non a sopravvivere, proprio perchè la scomparsa di una persona cara consegna alla nostra psiche un grande valore da custodire e da far fruttificare.
Può anche essere lo stimolo per migliorarsi, per dare maggiore significato al proprio "turno di vita", per sapere condividere il dolore degli altri, attuando ciò che, a volte, la superficialità ha impedito di fare. L'elaborazione del lutto è un vero e proprio lavoro che porta lentamente a trasformare una sofferenza in un mattone con cui costruire la propria maturità psicologica. Con affetto, Giuseppe.
...grazie a tutte...mi dispiace camaluda, anche io spero di rivederlo....soprattutto per la nostra bimba...spero che sia una lontananza non definitiva...
è troppo difficile vivere la quotidianità senza di lui...mi sento in colpa perchè io mi posso godere anche tutto quello che era suo...mi manca ogni giorno di più...è ingiusto quello che gli è capitato...non riesco ad accettarlo troppo giovane, troppo...
Giuseppe mi hai emozionata....grazie per ciò che hai scritto...
un abbraccio a tutti...
è troppo difficile vivere la quotidianità senza di lui...mi sento in colpa perchè io mi posso godere anche tutto quello che era suo...mi manca ogni giorno di più...è ingiusto quello che gli è capitato...non riesco ad accettarlo troppo giovane, troppo...
Giuseppe mi hai emozionata....grazie per ciò che hai scritto...
un abbraccio a tutti...