Vengo da un intervento per resezione segmentaria del colon sx, per adenocarcinoma alla flessura splenica sx, mediamente differenziato. Intervento sembra ben riuscito, stadiazione T3N0MxG2, basso rischio recidiva. Non ci sono quindi linfonodi interessati, i vasi linfatici e circolatori sono puliti, no segni di metastasi, estremi della parte tolta puliti.
Il fattore di rischio principale a detta dell'oncologo è la mia (relativamente) giovane età (53 anni) e nonostante la letteratura preveda il solo follow up, lui mi ha consigliato 8 cicli di xelox per ridurre di un buon 30% i rischi di recidiva. Se da una parte mi sento di seguire il suo consiglio, non nego di essere piuttosto spaventato dall'idea, soprattutto per il rischio di danni neurologici permanenti. I miei dubbi principali, almeno a leggere da ignorante la varia letteratura che si trova in rete, sono questi:
- considerando che trattasi di trattamento a scopo cautelativo per annientare eventuali cellule impazzite che dovessero ancora essere in circolo, perché è consigliata una terapia così pesante, utitlizzata prettamente in stadi più avanzati o addirittura per ridurre masse non operabili?
- si legge in giro di trattamenti a 3 mesi di xelox, che garantirebbero gli stessi risultati di 6 mesi, ma non capisco se si parla di pari dosaggio o di dosaggi maggiori distribuiti in meno tempo.
- qualcuno sa indicarmi l'efficacia del trattamento con la sola capecitabina? Non ho trovato studi e/o risultati a riguardo.
Se poi qualcuno volesse raccontarmi la sua esperienza, meglio se positiva

Grazie a tutti e forza!!!